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Namibia: cosa vedere da Swakopmund al Damaraland

Oggi, giorno undici del viaggio fai da te in Namibia in self drive, partiamo diretti a nord sulla Skeleton Coast per poi addentrarci nella terra della popolazione Damara. Le cose da vedere nella tratta da Swakopmund al Damaraland sono tante, quindi si parte di buon'ora.
Il clima continua a non esserci favorevole, anche oggi è nuvoloso e il vento sostenuto. Forse, anche questo aspetto ci ha fatto decidere per il cambiamento di programma deciso in corsa.

Lasciata Swakopmund, i km scorrono veloci con paesaggi che non destano particolare interesse, piane sabbiose e macchie verdi di piante grasse a destra e a sinistra. Il mare è sempre abbastanza lontano dalla strada, lo si intravede a tratti,  e questo non contribuisce di certo a rendere più vivace il viaggio. Sfiliamo sulla sinistra Hentie's Bay e, dopo circa una quindicina di km., un cartello ci indica la svolta a sinistra per l'unico relitto presente nel tratto di costa fino a Cape Cross; la pista è breve e, alla fine, finalmente si prende contatto visivo e poi concreto con il mare (acqua ben fredda!). Parcheggiamo e subito ci accoglie una specie di scheletro umano (visibilmente composto con ossa di animali) circondato da "Welcome Skeleton Coast" scritto con le conchiglie. Chissà chi aveva avuto questa macabra idea....
Il relitto è lo Zeila, un mercantile arrugginito spiaggiato a circa 30 metri dalla riva ed ora dimora di un nutrito branco di cormorani. Da entrambe le parti la linea costiera si perde nella foschia mentre la spiaggia è un deposito senza fine di alghe gettate  dalla marea o da una recente burrascata.
Arriviamo a Cape Cross
che sono circa le 11 e il meteo non accenna a cambiare idea sulle sue intenzioni di oggi. A seconda di come gira il vento, vi potreste accorgere della presenza di una colonia di animali per la puzza pungente che emana l'area: 100.000-200.000 otarie (a seconda della stagione) abitualmente stabilite in questo tratto costiero, riescono a impestare l'aria in misura determinante. Fortunatamente oggi siamo nella condizione di non essere sottovento, quindi ci possiamo godere lo spettacolo senza turarci il naso. Cuccioli, adulti, femmine, maschi più o meno dominanti: c'è di tutto, chi in acqua a giocare, chi steso sulle rocce in speranzosa attesa di un raggio di sole. Il percorso porta vicinissimi a questo insediamento, pochi metri, ci sono quindi tutte le condizioni per poterle osservare con calma e con cura.
Considerato il percorso di oggi e prima di affrontare il tratto che dovrebbe portarci a Terrace Bay, decido di interpellare un paio di guide che stanno oziando in attesa che il gruppo, da loro guidato, torni dal percorso di visita della colonia di otarie. Concordano nel dire che il percorso fini a Terrace Bay presenta le medesime caratteristiche della tratta di  70 km da noi appena percorsa. Breve riflessione, uno sguardo alla dettagliatissima mappa, due calcoli e la decisione è presto presa: si torna a Hentie's Bay e da qui entreremo nell'interno in direzione Damaraland, dove avevamo fissato la tappa odierna.
Lasciata la costa, procediamo sulla C35 e piano piano prende sempre più corpo l'imponente massiccio del Brandberg
, mentre il cielo accenna finalmente a virare su colori più caldi come pure la temperatura esterna. Paesaggi aridi, terreni sassosi e bassa vegetazione ci accompagnano per diverse decine di km. per poi lasciare progressivamente il passo a terricci rossi e rilievi rocciosi rugginosi, colori ancor più accentuati dalla luce solare che si avvicina al suo ultimo quarto, siamo nel Damaraland. Panorama intrigante dai colori pastellati, percorso solitario e tutto da gustare, km dopo km.
Sono quasi le 18 quando arriviamo al Doro Navas Wilderness Camp
, lodge isolato nell'altopiano roccioso e caratterizzato da un corpo centrale appollaiato su uno sperone di roccia (dal quale si gode di una vista bellissima a 360° sulle terre avare del Damaraland) e da 16 bungalows, belli, spaziosi e ben ambientati nel contesto, disposti a raggiera alla base dello sperone. Ormai è un'abitudine e lo abbiamo imparato: la cucina anche qui è degna di ogni rispetto, il personale è gradevole e disponibile. Mentre ci godiamo la nottata limpida e senza interferenze di luci artificiali, aggiorno il diario di viaggio in Namibia: la colonna delle cose da vedere e dei luoghi da visitare è quasi tutta spuntata, Terrace Bay a parte.  

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