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Irlanda del Nord, luoghi da vedere: Londonderry

Derry o Londonderry? Dipende..... vi direbbero, se lo chiedete alla gente del posto.
Per gli unionisti, protestanti, sarà sicuramente Londonderry, così come i cartelli stradali dell'Irlanda del Nord riportano. Se invece lo chiedete ai nazionalisti, cattolici, non potranno che rispondervi Derry, of couse!
E nella vicina Repubblica d'Irlanda i cartelli stradali vi indicheranno la via per Derry. Ufficialmente dal 2015 il nome corretto sarebbe Derry ma essendo stato deliberato da un consiglio all'epoca a maggioranza nazionalista capite bene che la situazione non è così poi così assodata e consolidata: staremo a vedere.
Già da questa premessa, si può intuire le frizioni, gli scontri e i contrasti che hanno interessato queste terre fin dal XVII secolo, epoca della "colonizzazione", da parte del regnante cattolico britannico di turno che tuttavia non riuscì ad espugnare le mura della città, ancora oggi praticamente intatte e all'interno delle quali è sostanzialmente racchiuso il cuore pulsante della centro cittadino con i principali monumenti e attrazioni.

Lasciata la Repubblica di Irlanda e la contea di Donegal con la visita al Glenveagh National Park
, arriviamo in città che il sole è già basso all'orizzonte; dopo aver preso possesso della nostra camera al b&b nella prima periferia di Derry, ci dirigiamo nel centro cittadino per un primo contatto tardo pomeridiano e notturno:  sarà alquanto breve in quanto non c'è nulla che possa attrarre e gli irlandesi sono, abitualmente, tutti rinchiusi nei pub; breve sarà anche il soggiorno: con due giorni a disposizione si ha ampiamente modo di completare la visita a Derry perchè non ci sono molte cose da vedere, mentre numerose sono le attrazioni e le escursioni nei dintorni di Derry ma noi le visiteremo proseguendo nel viaggio irlandese.
Il giorno seguente, decidiamo di percorrere l'intera cinta muraria
(una piacevole passeggiata panoramica di circa 1.5 km.) per avere una visione di insieme del nucleo centrale di Derry.  Queste fortificazioni, pur risalendo agli inizi del XVII secolo, sono perfettamente conservate e percorribili grazie al largo camminamento che costituisce la sommità delle mura stesse; ci si muove senza alcuna difficoltà o impedimento osservando la vita cittadina, 10 metri sotto di noi, o le strutture architettoniche dei palazzi che vi si affacciano. In corrispondenza di ognuna delle sette porte, che mettono in comunicazione il nucleo storico con lo sviluppo urbanistico esterno, è installato un cartello di informazione turistica con nozioni storiche e notizie suile eventuali attrazioni circostanti. Scendiamo per addentrarci nelle vie del centro della città fortificata e per far visita alla St. Columb's Cathedral, unico elemento di interesse nei dintorni, la cui costruzione risale agli inizi del XVII secolo e che è l'edificio più antico oggi presente a Derry; all'interno, vi sono diversi reperti storici di interesse, sia dell'epoca sia successivi. Alle spalle della chiesa, distante circa 500 metri, scorre placido il Foyle che seguiamo fino al Peace Bridge, moderno e curvilineo ponte pedonale che collega la città fortificata agli insediamenti urbani sull'altra sponda.
Prima di portarci alla Shipquay Gate, porta nelle vicinanze della quale avevamo lasciato l'auto, sostiamo a Guildhall
edificio, eretto alla fine del XIX secolo e caratterizzato da bellissime vetrate istoriate a colori, la cui singolarità è la torre dell'orologio, costruita imitando il Big Ben londinese. All'interno, una interessante mostra audiovisiva sulla storia di Derry con numerosi reperti storici.

Nel pomeriggio ci spostiamo a Bogside
, quartiere operaio a prevalenza cattolica sviluppatosi agli inizi del XX secolo e testimone di violenti e annosi scontri che culminarono con il tristemente noto Bloody Sunday. Da allora il quartiere ha subito profonde trasformazioni edilizie ma le testimonianze dei disagi, delle lotte e dei disordini sono rimaste e sono rappresentate dai numerosi murales presenti a Rossville street, noti come People's Gallery Murals. Ogni dipinto, sono dodici, ha una storia da raccontare, ha una sofferenza da comunicare: per chi volesse approfondire i messaggi e i contenuti di quelle storie può visitare il sito dei Bogside Artists.  Termina con la visita alle suddette testimonianze del travagliato passato recente di Derry, il nostro soggiorno in questa città: domani partiremo alla volta della costa nord, la contea di Antrim.

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