Costa atlantica della Spagna: itinerario di viaggio
Il viaggio lungo la costa atlantica della Spagna, è iniziato a San Sebastian, dopo il trasferimento di 1.200 km percorsi, come d'abitudine, in auto dall'Italia.
Come premessa è opportuno precisare che non ci sono mai stati problemi di viabilità, il traffico scorre ovunque fluente e la scelta di utilizzare o meno l'autostrada (corre pressochè parallela alla costa per diverse centinaia di km.) è più che altro da fare in base ai tempi a disposizione o al programa di visita; certo che, facendo interamente la via costiera se ne acquista dal punto di vista scenografico ma vanno messi in conto tempi di viaggio (fra tortuosità stradali e paesi, paesini da attraversare) che potrebbero mal conciliarsi con le esigenze di vacanza. Conviene quindi fare delle scelte, predisporre in anticipo un programma di viaggio e visite, calibrare i trasferimenti e, dove opportuno, utilizzare le autostrade.
Scelta (quella di percorrere le strade locali) che invece mi sento di consigliare mano a mano che ci si avvicina e si passa la regione delle Asturie, per essere considerata imperativa in Galizia: piuttosto che "tagliare" con un tratto autostradale, nel programmare il viaggio in Spagna sulla costa atlantica, cucitevi la vacanza in modo da dedicare più giorni alla costa di questa splendida regione: non ve ne rammaricherete assolutamente. Ma di questo se ne parlerà nella sezione dedicata alla descrizione dei luoghi.
Come premessa è opportuno precisare che non ci sono mai stati problemi di viabilità, il traffico scorre ovunque fluente e la scelta di utilizzare o meno l'autostrada (corre pressochè parallela alla costa per diverse centinaia di km.) è più che altro da fare in base ai tempi a disposizione o al programa di visita; certo che, facendo interamente la via costiera se ne acquista dal punto di vista scenografico ma vanno messi in conto tempi di viaggio (fra tortuosità stradali e paesi, paesini da attraversare) che potrebbero mal conciliarsi con le esigenze di vacanza. Conviene quindi fare delle scelte, predisporre in anticipo un programma di viaggio e visite, calibrare i trasferimenti e, dove opportuno, utilizzare le autostrade.
Scelta (quella di percorrere le strade locali) che invece mi sento di consigliare mano a mano che ci si avvicina e si passa la regione delle Asturie, per essere considerata imperativa in Galizia: piuttosto che "tagliare" con un tratto autostradale, nel programmare il viaggio in Spagna sulla costa atlantica, cucitevi la vacanza in modo da dedicare più giorni alla costa di questa splendida regione: non ve ne rammaricherete assolutamente. Ma di questo se ne parlerà nella sezione dedicata alla descrizione dei luoghi.
Il traffico a San Sebastian è scorrevole è l'ingresso in città non presenta particolari intoppi se non qualche punta di traffico occasionale. Buona la disponibilità dei parcheggi a raso e ottima per quelli sotterranei, quindi trovare un ricovero per l'auto non è certo un problema. Per il resto, ci siamo sempre mossi a piedi in quanto il centro abitato è raccolto e non si impiega molto per spostarsi fra i vari punti di interesse.
Da qui, per le tre settimane successive, abbiamo sempre fatto una vacanza itinerante, con frequenti spostamenti e, mediamente, 2 notti per ogni tappa: sosta che preventivamente viene scelta in modo da poterci spostare a raggiera per le visite dei due giorni successivi (evitando, così, continui spostamenti per ogni singola notte).
La tappa di San Sebastian è stata dedicata, oltre che alla città stessa, alla costa basca fino a Plentzia, con le spiagge di Lekeitio, Mundaka, Bermeo e passeggiata al faro di Matxitxako e a Juan de Gatzelugatx; il traffico è contenuto, si viaggia senza particolari intoppi e alterniamo tratte autostradali a strade costiere per ottimizzare i tempi.
Per la tappa successiva avevamo scelto Arenas de Cabrale, piccolo paese posto ai piedi del massiccio del Picos de Europa, nell'omonimo parco nazionale, al quale abbiamo dedicato una intera giornata di trekking leggero seguita da due giornate di discese a mare con Playa de Laredo, Santona, Lastres, Llanes e spiagge circostanti. Sembra una sequela lunga e impegnativa ma i luoghi sono tutti abbastanza vicini e si fanno senza particolari corse affannose.
Il viaggio è poi proseguito (in parte con autostrada) per la destinazione successiva di Cudillero, nel cuore delle Asturie, dove avremmo passato altre tre notti, mentre le ore diurne sono state passate alla visita di diverse spiagge: playa de Rodiles, playa de Agullar, playa del Silencio, ad una puntata a Cabo Vidio e Cabo Busto nonchè alla breve visita di Oviedo. Se si esclude il trasferimento in autostrada a Oviedo, il rimanente percorso è avvenuto per la provinciale costiera a velocità moderata non tanto per i pericoli quanto per la tortuosità delle strade e per i bei panorami che si aprivano incessantemente.
In seguito il lungo trasferimento (in parte per autostrada) a Porto de Espasante, prima tappa in terra di Galizia, con preventive soste al faro Isla Tapia, Ribadeo e Praia das Catedrais. Nei due giorni di soggiorno abbiamo quindi aggiunto Garita de Herbeira, il faro de Capo Ortegal, il Mirador de Pena Furada, il miradorio del Cadaval, El Banco Mais Bonito, playa de Esteiro, Garita de Bares e il faro de Estaca de Bares, praia Pantin. Anche qui, tanti nomi, pochi km. ma tante curve e velocità modeste sia per la sinuosità delle strade sia per il contesto naturale che meritava in modo particolare: è la Galizia, ricordatevelo e fin dove possibile, abbiamo cercato di percorrere la linea costiera.
Da Porto de Espasante a Pontevedra è stato il secondo trasferimento più lungo, sfruttando l'autostrada, come più laborioso l'arrivo all'hotel per il fatto che la città è abbastanza trafficata e l'hotel in pieno centro cittadino. Quest'ultima meta è stata la base per la visita del giorno successivo alle isole Cies, ove siamo arrivati con motonave prenotata per tempo.
Successivamente, siamo risaliti verso nord con destinazione Camarinas, dove abbiamo passato due giorni dedicati a Camelle, playa de Traba, Praia de Soesto, Laxe, Finisterre, playa de Rostro, playa de Nemina e Capo Tourinan; percorsi stradali di poco impegno ma rallentati dalla tortuosità delle strade che si sviluppano lungo la costa o tra i rilievi montuosi.
Camarinas è stata infine la base di partenza per il lungo viaggio di ritorno in Italia che abbiamo compiuto con una tappa intermedia nella campagna francese nei dintorni di Tarbes.
Riepilogando: la viabilità è valida ovunque, segnaletica adeguata, buone condizioni di fondo stradale, il traffico è contenuto e diminuisce man mano che ci si avvicina alla Galizia dove però i tempi si dilatano perchè se voelte apprezzarla almeno un poco, non potrete fare a meno di seguire le strade costiere (a volte vere e proprie vie sterrate, ma ne vale la pena); se il piano di viaggio ve lo consente, usciti dalle Asturie dimenticatevi delle vie di scorrimento veloce per addentrarvi nelle strade secondarie che portano sulla costa. Diversamente, programmate il ritorno perchè la Galizia merita una vacanza a sè stante.
Per rendere al meglio, è necessario prepararsi il piano di viaggio da casa e prenotare gli alloggi: in questo modo, non perderete tempo alla ricerca della camera libera e non avrete il patema di dover arrivare prima per cercarla!