La vacanza fai da te self drive nel Top End
Disbrigate le brevi formalità, ci rechiamo al banco della Hertz dove un'efficiente, nonostante l'orario, impiegata in pochi minuti ci mette in condizione di prendere possesso del capiente e potente (4.800 cc.!!) Toyota 4WD omaggiandoci del kit del viaggiatore (carta stradale, pubblicità, notizie utili).
Il Northern Territory è un luogo che non ha confronti in tutto il globo, non è facile dimenticarlo. Anche se è l'area più arida in assoluto del continente e quella con meno popolazione (solo l'1% degli australiani vive qui, su una superficie che è il 20% dell'Australia), è forse il posto dove l'Australia è VERAMENTE l'Australia.
In pratica questo Stato si compone di due regioni dalle caratteristiche completamente differenti: la parte settentrionale nota come Top End con le Wetlands, ricca di vegetazione, fiumi, cascate, laghetti (c.d. billabong) e di fauna. I parchi nazionali Kakadu e Litchfield ne sono una rappresentazione molto forte, ma anche l'Arnhem Land un vasto territorio abitato dai nativi e, purtroppo, per la maggior parte inaccessibile se non si viaggia in gruppo con spedizioni organizzate in loco (è una delle tante riserve aborigene).
L'altra parte, quella centro sud nota come the Red Centre, è arida, desertica, rossa, inospitale ma spettacolare. Canyons, valli sperdute con palmizi, dune rosse e monoliti ne fanno un paesaggio quasi surreale. Luoghi sacri ai nativi come Uluru e Kata Tjuta nel linguaggio aborigeno (forse agli europei meglio noti, rispettivamente, come Ayers Rock e the Olgas) oppure rilievi con profondi canyons come Kings Canyon o il navigabile Katherine Gorge (in linguaggio nativo: Nitmiluk) National Park o dai tramonti cangianti come Rainbow Valley sono l'emblema turistico di questo deserto.
Questo è lo Stato al quale abbiamo dedicato maggior tempo e nel quale abbiamo percorso più strada (oltre 3.700 km e uno spostamento aereo da Darwin ad Alice Springs) "a cavallo" di un solido e capace 4wd, mezzo di trasporto indispensabile se si vuole uscire dai tragitti più frequentati.
Usciti dall'aerostazione (il parcheggio è proprio a solo due passi) ci avvolge l'aria tiepida e umida tropicale: un clima che si rivela, fin da subito, sopportabile senza disagio alcuno ma va considerato che siamo nel loro pieno inverno.
Preso confidenza con i comandi della "bestia", ci mettiamo in cammino; il disagio della guida a sinistra dura solo qualche istante, avendo già vissuto esperienze simili, la segnaletica ci assiste e possiamo uscire dai sobborghi di Darwin senza intoppi (salvo il fatto di azionare il tergicristalli anzichè le frecce direzionali! Anche questi comandi sono invertiti....). Data l'ora, sono solo le 5.30, il traffico è pressochè assente sulla rettilinea ed ampia Stuart Highway, questo semplifica le cose nel primo approccio di guida con questo mezzo e sul suolo australiano.
Nonostante sull'aereo non siano mancati i viveri, lo stomaco comincia ben presto a reclamare la sua parte di attenzione quindi la prima sosta è a Palmerston dove da lì a un pò potremo rifocillarci. Inganniamo l'attesa sotto un cielo terso punteggiato da luminosissime stelle, uno spettacolo che raramente capita di vedere. Mentre l'est schiarisce, assumendo tonalità rosse fuse nel blu schiarito dagli ancora invisibili raggi solari, riprendiamo la strada che ci porterà alla scoperta di luoghi di grande bellezza e serenità: i parchi del Top End.
Entrate dai link qui sopra per seguire questo itinerario o saltate direttamente al Red Centre se il fascino degli scenari desertici ha su di voi il sopravvento.