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La vacanza fai da te in Turchia

Era l'anno 1984, L'Europa non era ancora scossa da guerre secessioniste. il blocco comunista era saldo e nulla lasciava presagire che da lì a qualche anno l'atlante delle nazioni sarebbe stato in parte riscritto.


E fu in quel clima di tranquillità politica che percorremmo in auto circa 8.000 km., attraversando la (all'epoca) Jugoslavia e la Bulgaria  per giungere alla meta programmata: un lungo viaggio attraverso culture e mondi lontani, dalla verde ed ancora tranquilla nazione delle future repubbliche di Serbia, Croazia, Bosnia, alla oscura e diffidente appendice bulgara del regime russo, Paese che il turista non è certo incline ad inserire nelle sue mete più ambite.

L'arrivo in Turchia parve quasi un ritorno alla civiltà moderna, a confronto dello Stato appena attraversato: la cosmopolita e vivace Istanbul,  un popolo ricco di storia che ancora non assaporava i fremiti dell'Europa unita a frontiere allargate, una realtà ricca di tradizioni profondamente diverse dal mondo più occidentale dal quale provenivamo. Il viaggio proseguì poi in Cappadocia, dichiarata nel successivo 1985 patrimonio dell'umanità dall'Unesco: terra uscita dal tempo che fu e del quale conservava intatte tutte le caratteristiche umane, culturali e strutturali.

Ma è anche un mondo capace di tanta ospitalità e cortesia.

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