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Polinesia Francese fai da te: consigli utili, notizie di viaggio

Documentazione: Per quanto non sia difficile visitare questi arcipelaghi, una buona guida non fa mai male. Da essa si possono trarre indicazioni utili sugli alloggi, cose da fare etc. Io ho usato la Lonely Planet e mi sono trovato molto bene: oltre che essere dettagliata, risponde alla realtà che poi incontrate.
L’orario: Ci sono dodici ore di differenza, quando da noi è in vigore l’ora legale, quindi se là è mezzogiorno, in Italia è mezzanotte. Il jet lag è garantito, in particolare al ritorno.  
Clima e quando andare: Il periodo secco invernale (da maggio a ottobre) è quello migliore; c'è un poco più fresco e piove decisamente meno (quasi mai) quindi meno umidità.  Dicembre/gennaio da  evitare come la peste per la quantità d'acqua che scende; gli altri mesi meno piovosi ma comunque non ottimali. Le temperature non sono un problema, si va dalle minime sui 21-22° alle massime attorno ai 30° in inverno e 32° in estate, una leggera brezza vi terrà compagnia per tutta la vacanza.
La lingua: Il tahitiano e il francese sono le lingue ufficiali, l'inglese ha una certa diffusione ma non nelle isole meno frequentate.  
Cosa portare: Verrebbe da dire poco o nulla perchè considerate le temperature è veramente minima la varietà di capi da portare: magliette, pantaloncini corti e magari una felpa se qualche sera rinforza il vento e c'è brutto tempo; cappello perchè il sole si fa sentire, creme solari per lo stesso motivo e anche perchè in Polinesia le stesse creme che compriamo in Italia là costano uno sproposito. C'è chi aggiungerebbe un ombrello, ma i rovesci invernali sono così rari e brevi che se ne può fare a meno. Scarpe da trekking se pensate di fare sentieri sulle montagne. Assolutamente non dimenticate lo spray tropicale per le zanzare e un paio di scarpette di gomma per camminare nell'acqua (per i frammenti di corallo).    
Come arrivare: ovviamente in aereo con Air Tahiti e Air France da Parigi via Los Angeles; oppure  Air Tahiti via New York. Il volo su Papeete, da Milano via New York, sono circa 22 ore in tutto, più il tempo di sosta a New York.  
Il passaporto: certo che serve! Deve essere valido per i 6 mesi successivi e dà diritto ad un permesso di soggiorno per 90 giorni.
Aspetti sanitari:  bere acqua in bottiglia, per il resto non mi viene in mente altro. Circa la profilassi: non serve nulla.
Comunicazioni telefoniche: I cellulari italiani funzionano senza problemi (almeno è così per TIM,  mentre Vodafone ha avuto momenti di blackout). Le comunicazioni telefoniche sono rapide, il prefisso per l'Italia è 0039, il sistema utilizzato è GSM900. Ovviamente verificate che il vostro piano telefonico consenta il roaming!
Per le vostre spese: la moneta ufficiale è il Franco Polinesiano (CFP) che è in regime di cambio fisso con l'Euro (1 Euro per 119,332 CFP) quindi portate la nostra moneta senza alcun problema. Quando arrivate all'aeroporto potrete recarvi allo sportello della banca (sempre aperta in corrispondenza di arrivi intercontinentali) per cambiare in moneta locale; fatene una adeguata scorta perchè vi serviranno per tante piccole spese e a volte anche per saldare il conto dell'alloggio (c'è ancora chi non accetta carte di credito, specialmente le gestioni più piccole nelle isole meno frequentate). Le carte di credito sono molto diffuse (in particolare Visa, un pò meno American Express) e con la tessera bancomat italiana (se vi siete ricordati di farla abilitare per l'estero) potrete prelevare moneta locale presso gli sportelli automatici delle banche (presenti pressochè in tutte le isole/atolli). Se vi rimangono dei CFP non preoccupatevi: prima di prendere il volo di ritorno, all'aeroporto di Papeete, vi recate ancora presso il medesimo sportello bancario (apre circa due ora prima della partenza dei voli intercontinentali)  dove potrete cambiarli in euro (vi consegnano solo banconote e non Euro in moneta metallica, perciò sappiatevi regolare con i tagli che vi rimangono).
Noleggio auto e guida: Nelle isole da noi visitate era possibile (Tahiti, Moorea, Bora Bora, Tahaa), ovviamente ciò non avviene negli atolli. La nostra patente andrebbe bene, comunque la patente internazionale è bene averla (traduzione multilingue). Quando vi consegnano l’auto, controllate bene insieme a loro graffi e ammaccature: vi faranno firmare un foglio sullo stato dell’auto e tutto quello che non è stato rilevato potrebbe essere oggetto di danno a voi imputabile e da risarcire. Indispensabile avere una carta di credito – con massimale di spesa adeguato - se si vuole evitare il deposito cauzionale iniziale in contanti (variabile a seconda del mezzo noleggiato). Come sempre, sono consigliate le polizze supplementari di responsabilità e danni al veicolo; i noleggi auto sono ovviamente cari e la benzina costa quasi come in Italia. Guidare in Polinesia Francese è facile (più attenzione nella caotica Papeete) in quanto il traffico è ridotto al minimo o inesistente e i locali sono comunque ligi alle regole. Non è nemmeno un problema orientarsi in quanto (sempre riferito alle isole visitate) in genere esiste una sola strada: un anello che segue il perimetro della costa. Le indicazioni  chilometriche sono invece un pò strane: l'unità di misura che vedrete scritta è il PK (pointe kilométrique) e corrisponde a... 1 km! Questi indicatori partono da 0 (zero) in una certa località e poi aumentano in senso orario e antiorario fino a incontrarsi. Ad esempio, a Moorea il pk 0 si trova all'aeroporto, poi andando in senso orario si arriva fino al pk 24, mentre in senso antiorario si arriva al pk 35: dove si incontrano questi due pk c'è il paese di Haapiti.       
Noleggio biciclette e scooter. E' un'altro modo per visitare le isole (negli atolli è l'unico), agevole per le distanze che non sono impegnative e piacevole. Le prime vi verranno quasi certamente messe a disposizione dalla vostra pension/hotel, mentre per gli scooter - dove presenti - occorre solitamente appoggiarsi a noleggiatori esterni.
Le prenotazioni alberghiere: Numerose strutture ricettive a Tahiti, Moorea, Bora Bora, molto meno a Tahaa e nei lontani e poco frequentati atolli di Rangiroa e Fakarava. Da dire che il livello qualitativo medio è più basso che in Europa (ma troverete sempre igiene e pulizia) e le tariffe alquanto care. Necessario prenotare sempre e con adeguato anticipo.
Dove dormire: Camping/ostelli in tutte le isole (quelle visitate) escluso Fakarava. L'alloggiamento più diffuso è comunque la "pension" che non ha nulla a che vedere con le nostre pensioni: si tratta di piccole aziende famigliari che dispongono di alcuni bungalow in affitto, a volte in pensione completa, altre volte in mezza pensione o solo B&B; ci sono anche hotel di alto livello e con tutti i confort, in particolare sui motu. In ogni caso aspettatevi prezzi alti.   
Dove mangiare: non ci sono grandi problemi, se il vostro alloggio non lo prevede sicuramente sanno già dove mandarvi; nelle isole si trova facilmente un ristorante (a Tahaa è più difficile) mentre negli atolli i punti ristoro sopperiscono alla grande, a patto di non pretendere tovaglie bianche e tovaglioli in cotone!  
Cosa mangiare: la colazione classica è di tipo continentale (marmellate con pane, frutta, succo e caffè). A pranzo  e cena mangerete pesce, tanto pesce e crudo, preparato in diverse maniere, poi pesce alla griglia. Si trova comunque abitualmente anche la carne di pollo, a volte anche la carne rossa ma cucinarla non è la loro specialità. Il costume locale prevede il piatto unico che consiste nella portata principale che avete scelto guarnita da riso o patate fritte e da verdure. Diffusi i sandwiches (fatti con la baguette). Bevande abituali l'acqua gassata o meno e la birra locale (Hinano, discreta) o di importazione. In ogni caso e anche in questo caso, i prezzi sono ... europei: difficilmente per un sandwich e una birra spenderete meno di 6-8 euro. Il prezzo medio di un pasto in un ristorante alla mano è sui 25-30 euro.      
Spostarsi fra le isole e gli atolli: ci sono i voli interni della Air Tahiti, da prenotare per tempo dall'Italia (sul sito ci sono diverse combinazioni di pacchetti volo e la possibilità di scaricare un file contenente gli orari e i giorni delle partenze). Moorea e Tahiti sono inoltre collegate da efficienti e frequenti corse di motonavi ma anche da aerei della Air Moorea.
Mezzi di trasporto: Situazione molto semplice: trasporti pubblici (salvo che a Tahiti) non ce ne sono, solo il taxi boat a Rangiroa. Si usa l'autostop oppure si trova (solo in alcuni casi) un taxi o i mezzi a due ruote citati prima  
Organizzazione della giornata: In Polinesia Francese la giornata è scandita dalla luce solare: colazione verso le 7, cena di solito entro le 19.00 (alle 18.30 è già buio); quindi se volete sfruttare al meglio le vacanze, ci si alza presto e ci si corica altrettanto presto.
La corrente elettrica: è a 220V con prese a due spine come le nostre.
I pericoli  e i contrattempi: il principale pericolo è di rimanere affascinati dalla bellezza di queste terre e mari. Poi, se si escludono le passeggiate notturne in certi quartieri di Papeete, altri pericoli non ce ne sono.
Lo shopping:  La Polinesia francese è produttrice delle famose perle nere; come i diamanti, hanno una scala di valori che ne contraddistingue la qualità del colore, la regolarità della superficie e la rotondità. A Papeete troverete tantissimi negozi dove acquistarle ma se non siete esperti ritengo sia meglio appoggiarsi al Tahiti Pearl Market (punti vendita a Papeete e Bora Bora), una struttura di commercializzazione che dispone di alcuni allevamenti nelle Tuamotu. In alternativa potete fare acquisti direttamente nei luoghi di produzione che si trovano sulle isole/atolli. Altra occasione di acquisto è la vaniglia: se volete andare direttamente alla fonte, a Tahaa ci sono un paio di produttori che saranno ben felici di farvi visitare lo stabilimento e di venderla. Poi i pareo polinesiani: c'è solo l'imbarazzo della scelta, fate però attenzione all'etichetta: molto spesso non sono prodotti a Tahiti! Infine il noto Monoi (un olio ottenuto macerando nell'olio di cocco i fiori di Tiare, gardenia, fiore dal profumo dolce e intenso, simbolo della Polinesia) usato per idratare e profumare la pelle, per proteggere i capelli, ma anche per i massaggi.
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