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Umbria: luoghi da vedere, escursioni da fare

Una vacanza in Umbria ha come leitmotiv il tempo. Non tanto e non solo per la viabilità che è fatta di strade tormentate e sinuose che seguono i contorni dei rilievi quanto perchè è così che si può apprezzare appieno tutto ciò che la regione può offire. Prendetevene sempre in abbondanza e lasciate che sia il contesto del luogo a condurvi nella visita e non il contrario;  stradina dopo stradina, vicolo dopo vicolo, da un borgo all'altro ma con calma e senza l'assillo del morid e fuggi: qui, più che altrove, è solo la fretta che può farvi da cattiva consigliera.

Iniziamo dal lago Trasimeno, Castiglione del Lago, il cui cuore è costretto entro antiche mure su un promontorio in splendida posizione panoramica sovrastante il lago; un vialetto centrale, sul quale si affacciano gran parte delle attività, al termine del quale si trova l'ingresso del palazzo ducale, palazzo della Corgna dal nome dei signori dell'epoca. Da qui si arriva alla Rocca e al Castello del Leone percorrendo un passaggio pedonale di origine medievale che vi porta a magnifici scorci a 360° sul lago e la circostante campagna.
Costeggiando il lago in direzione nord attraversiamo, sotto un diluvio, Passignano sul Trasimeno e ci dirigiamo a Spello, località che merita due giorni di permanenza.

Spello, a pieno titolo, è nell'elenco dei 100 borghi più belli d'Italia: lasciate l'auto all'ingresso del paese, presso una delle Porte che danno accesso al borgo, e perdetevi fra i vicoli stretti e adornati di fiori; poi, scendete nella parte  bassa cinta dalle mura romane nelle quali si aprono tre porte: Porta Urbica, Porta Venere e Porta Consolare inconfondibile con le sue torri con base a dodecagono. Non lontano, a circa 20 minuti di strada,  il minuscolo borgo di Bevagna, di origini romane ma di sviluppo medievale, con la sua splendida piazza e il palazzo gotico dei Consoli, che da soli possono valere un pomeriggio di visita. Proseguendo nel viaggio, a circa 30 km., il borgo di Deruta, famosa per le sue maioliche artistiche, variopinte e conosciute in tutto il mondo. Qui le occasioni di shopping non mancano, magari con articoli su ordinazione fatta durante la visita ad uno dei tanti artigiani che da generazioni si dedicano a questa arte.  Testimonianze del tempo che si possono ammirare anche nel locale Museo delle ceramiche di Deruta.

Da Deruta a Montefalco la strada è breve e, come al solito, tortuosa. Il borgo di Montefalco è collocato in posizione dominante sulle sottostanti valli del Topino e del Clitunno, situazione che consente di godere di panorami ampi sulle sottostanti terre. Qui la visita si svolge in buona parte in salita ed interamente all'interno della cinta muraria di epoca duecentesca;  testimonianze straordinare dell'epoca sono rappresentate dal palazzo comunale (affacciato sulla caratteristica piazza circolare) e dalle numerose chiese del duecento e del trecento. Per ritemprarvi, non dimenticate una sosta pomeridiana in una enoteca del borgo per assaporare il noto vino Sagrantino, un rosso secco e di corpo.
A breve distanza, si incontra Foligno dove finalmente ci si può rilassare con passeggiate in pianura. A differenza dei borghi precedenti, Foligno è una cittadina strutturata, con una popolazione di 60.000 abitanti, ma che vanta ugualmente importanti testimonianze di arte architettonica e pittorica ma, la visita è stata breve e frettolosa. A venti minuti di strada, le fonti del Clitunno, fresche e trasparenti acque di orgine sorgiva sotterranea contornate da salici piangenti: l'atmosfera è piacevole e rilassante.
Altri venti minuti circa di percorso in auto e si arriva a Spoleto, universalmente noto sia per le importanti testimonianze religiose sia per il festival dei Due Mondi. In questa cittadina occorre passare un paio di giorni per avere un quadro d'insieme almeno adeguato: dall'imponente ponte delle Torri del XIV secolo e la vicina Basilica di San Pietro, al complesso del Duomo del XII secolo e la chiesa di Sant'Eufemia di epoca romanica, per citare solo i principali, sono tutti luoghi da non perdere.   

Alla fine del soggiorno umbro non poteva mancare il luogo turistico per eccelenza: le cascate delle Marmore. Fra le più alte d'Europa, si trovano alla fine della Valnerina e sono alimentate dalle acque del Velino la cui fuoriuscita è regolata da paratie che vengono aperte ad orari prestabiliti: è quindi necessario programmare la visita con cura, se si vuole apprezzare in pieno la forza e la coeografia di questa cascata, informandosi sul sito del gestore della centrale idroelettrica. Per la visita ci sono diverse opportunità: percorrendo uno dei sei sentieri che attrraversano il parco con durate e difficoltà di diverso grado, oppure - più comodamente - con la vista dal basso dal belvedere inferiore o, salendo in auto, dal belvedere superiore. Nel suddetto sito, è presente una mappa con i dettagli utili.

Ma l'Umbria non è solo questo, c'è tanto altro da vedere e da fare........
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