Galapagos: la rotta su Seymour norte
L'isolotto, che sorge alle spalle di Baltra, è poco più di uno scoglio, una landa piatta e arida, sulla quale qualche macchia verde sopravvive ad un un regno di arbusti. Cosa mai ci sarà di attrattivo, penso, da dover meritare un approdo? Lo scopriamo in breve tempo addentrandoci, al seguito della guida, su un sentiero polveroso in un panorama di sassi letteralmente ricoperti di sostanze biancastre che scopriremo poco dopo essere semplicemente le tracce dei residui organici (!) degli animali delle Galapagos: è un caleidoscopio di uccelli, nidiate, leoni marini, iguana di terra e di mare!
La prima ad accoglierci è una Sula piediazzurri, alla quale i locali hanno affibbiato il simpatico nomignolo di Booby: è, questo, l'animale più diffuso (anche se non è endemico) e conosciuto per via del suo buffo aspetto: un paio di zampe azzurro intenso in una livrea bianca. Socievole, si lascia avvicinare senza timore nonostante stia covando un paio di uova. E poi Sule mascherate, fregate, pellicani e tanti altri sconosciuti (almeno per me).
Affascinante, poi, è assistere al corteggiamento della Fregata maschio, con il suo gozzo rosso vivo rigonfiato all'inverosimile (per far colpo sulle femmine) mentre una famigliola di leoni marini sonnecchia rannicchiata sotto un esile ombra. Sistemazione che non interessa, per contro, gli iguana: statuari e vigili sotto il sole.
Oggi il diario di viaggio registra la prima vera tappa della vacanza alle Galapagos: la quantità di fauna e la loro famigliarità nei confronti dell'essere umano è sbalorditiva.