Consigli di viaggio per il Costa Rica
Dalle esperienze di viaggio e di soggiorno, quella che segue è una raccolta di consigli di viaggio e notizie utili per organizzare un viaggio fai da te in self drive e come muoversi in Costa Rica. Una serie di indicazioni ed avvertimenti pratici per una migliore fruibilità della vacanza in Costa Rica; alcuni sono ripresi da altre sezioni di questo sito, molti altri sono nuovi.
Documentazione: munitevi di una buona guida turistica. Io ho usato la Lonely Planet e mi sono trovato molto bene: oltre che essere dettagliata, risponde alla realtà che poi incontrate. Anche nelle indicazioni su dove mangiare e dormire. Se girate con un auto a noleggio, vi serve una cartina stradale molto dettagliata: alquanto valida quella della canadese ITMB in scala 1:330.000. In vendita nei negozi Feltrinelli. Vi consiglio comunque di dare un'occhiata al sito Costa Rica Guide, ci sono mappe e tante informazioni utili.
L’orario: Ci sono otto ore di differenza, quando da noi è in vigore l’ora legale, quindi se là è mezzogiorno, in Italia sono le 20. Il jet lag è assicurato.
Quando andare: Questo dipende da cosa cercate e cosa volete vedere. Nel Guanacaste, nord pacifico, da dicembre ad aprile c’è la stagione veramente secca (spiagge e parchi affollati, difficoltà a trovare sistemazioni ma forse è più facile vedere animali perché si spingono alla ricerca di acqua) e sicuramente c’è meno verde: vuol dire non vedere acqua anche per 3 mesi o più. Se fate la zona caraibica o pacifico sud (l’area più piovosa del Costa Rica), è meglio nel nostro inverno. (avrete acqua, ma non come gli altri periodi). Noi, abbiamo avuto solo 2 giornate rovinate da acquazzoni diurni (quelli serali, verso le 16-17 sono la normalità) su un soggiorno di 20. La foresta tropicale ha comunque un suo fascino anche sotto l’acqua e in bassa stagione ci sono pochi turisti, gli animali sono meno spaventati ed escono di più. Dipende da cosa cercate e volete, come dicevo.
Il clima: Per quanto riguarda il periodo migliore per andare in Costa Rica, pur rimanendo il periodo dicembre-aprile quello più secco, si può dire che in Costa Rica ci sono 6 zone climatiche diverse con percentuali di umidità e di intensità di piogge diverse. Le temperature, se si eccettua la zona interna montuosa leggermente più fresca, pur essendo diverse da zona a zona non scendono mai sotto i 20-25°. Quindi andare al Tortuguero non è come andare nel Guanacaste o nel Monteverde, etc...: è meglio che analizziate gli ampi dettagli nella pagina meteo del sito Costarica.com nel capitolo "Regional Weather Summaries".
La lingua: l’italiano non è conosciuto ma….”es parecido”, cioè somigliante (allo spagnolo). Indispensabile in ogni caso la conoscenza della lingua spagnola o, almeno, dell’inglese (parlato frequentemente nei luoghi di turismo in generale).
Cosa portare: Che abbigliamento portare in Costa Rica? Dipende da che stagione è quando andate e in quale regione vi trovate. Comunque in generale è bene avere con sé: a) ombrello, b) poncho, c) scarpe da trekking impermeabili (indispensabili quasi sempre), d) borraccia per l’acqua, e) antizanzare forte, f) crema solare (i raggi solari penetrano anche nella foresta tropicale e con il sudore ci si scotta che è una meraviglia), g) tante magliette di ricambio (l’umidità è alta e si suda parecchio), h) magliette a maniche lunghe (per via delle zanzare etc.), i) calzoni lunghi (stesso motivo) oppure i pratici pantaloni tecnici da trekking come ho fatto io (hanno incernierature che consentono diverse lunghezze per pantalone). Capi pesanti? Dipende da quanto siete freddolosi, comunque alla sera all’Arenal una felpa vi è senz’altro utile. Altrove è superflua. Vedete anche la sezione “informazioni generali” per altri commenti climatici.
Come arrivare: ovviamente in aereo (a meno che scegliate una più economica nave bananiera!) ed il volo dura circa 13 ore (oltre agli scali). Numerose le compagnie che hanno collegamenti con il Costa Rica, malauguratamente nessuna ha un volo diretto. Sembra peraltro che la Lauda Air attorno a metà dicembre 2004 istituisca tale linea diretta Milano - San Josè. Se invece il vostro interesse è solo per la zona nord del Paese, cercate una linea aerea che arrivi a Liberia, c’è un aeroporto internazionale molto recente ed in fase di sviluppo.
All’arrivo: non sceglietevi un albergo a San Josè, è una città caotica, inquinata e offre pochi spunti di interesse. Il punto d’appoggio iniziale sceglietelo ad Alajuela (sono 2 km dall’aeroporto internazionale) o nei dintorni. Noi abbiamo scelto, come base per l’arrivo e per la sera prima della partenza, l’hotel Pacandè ad Alajuela, 5 minuti dall’aeroporto, gestione molto famigliare e disponibile, camere pulite ed ordinate, prezzo di 50 $Usa la notte per una quadrupla b&b con transfer da/per l’aeroporto pagato da loro (se usate i taxi aeropuerto, vedere oltre).
Il passaporto: certo che serve! Deve essere valido per i 6 mesi successivi è dà diritto ad un permesso di soggiorno per 90 giorni.
Aspetti sanitari: da tante parti si legge di bere solo acqua in bottiglia, attenetevi, anche se io non ho riscontrato controindicazioni facendo diversamente (e di ghiaccio e/o acqua in caraffa ne abbiamo consumata parecchio); per il resto ovviamente lavate con cura verdura e frutta. Circa le profilassi: c’è chi consiglia l’antimalarica, noi - come tanti altri che abbiamo sentito - non l’abbiamo fatta. Forse è utile se prevedete soggiorni lunghi in luoghi paludosi, ma con un po’ di accortezza e tanto Autan estreme non dovreste aver sorprese.
Comunicazioni telefoniche: la Tim (montagne permettendo) assicura la copertura e il cellulare funziona regolarmente; Vodafone (all’estate 2004) non dava copertura. Peraltro in Costa Rica è presente una fitta rete di telefoni pubblici lungo le strade (anche in posti isolati) che potrete utilizzare per le vostre chiamate in Italia (utilizzate le apposite tessere in vendita).
Per le vostre spese: la moneta ufficiale è il colon, tuttavia circola abitualmente il $Usa che vale circa 440 colones (luglio 2004): fate scorta del biglietto verde in Italia ma in tagli piccoli (max 50, i 100$Usa raramente sono accettati) tenendo presente che il resto vi verrà dato in colones. Attenzione però, perché una volta tornati in Italia non ve li cambia nessuna banca. Carte di credito accettate quasi ovunque (leggete oltre) ed è anche abbastanza diffusa la presenza di sportelli automatici dai quali prelevare contante (identificabili dall’insegna Credomatic oppure OATH che sta per A Toda Hora con un cerchio davanti). Accettati anche i travellers’ cheques. In $Usa.
Noleggio auto: la nostra patente andrebbe bene, comunque la patente internazionale è bene averla (traduzione multilingue). Quando vi consegnano l’auto, controllate bene insieme a loro graffi e ammaccature: vi faranno firmare un foglio sullo stato dell’auto e tutto quello che non è stato rilevato potrebbe essere oggetto di danno a voi imputabile e da risarcire. Come vi ho già detto altrove, controllate di avere il cric ed il necessario per cambiare la ruota di scorta, nonché le condizioni delle gomme stesse. Indispensabile avere una carta di credito – con massimale di spesa adeguato, almeno 3.000 Euro per sicurezza - se si vuole evitare il deposito cauzionale iniziale in contanti (può arrivare anche a 1.500 $Usa).
Le prenotazioni alberghiere: se viaggiate al di fuori del periodo dicembre-aprile o per Pasqua, sono inutili. Troverete sempre posto ovunque.
Quando siete in giro: a) se potete evitate di pagare con la carta di credito. Pur essendo largamente accettata dal negoziante, ristorante etc. vi verrà applicata una commissione del 7%. Balzello, peraltro, che non viene applicato dai distributori di benzina (non so perché) e da alcuni ristoranti (in genere quelli meno economici!); nel dubbio chiedete prima, b) evitate di lasciare l’automezzo incustodito se avete bagagli o oggetti in bella vista, c) sulle spiagge, non abbandonate le vostre cose per andarvene a spasso. I ladruncoli ci sono, non si vedono ma vi tengono d’occhio e un turista si individua facilmente.
Dove dormire: numerose le opportunità. Dalle diffusissime cabinas (b&b economici, quasi sempre puliti ed accoglienti) dove spenderete circa 10-15$Usa a testa per notte (esclusa l’alta stagione, più cara del 20-30%, che va da dicembre ad aprile e al periodo pasquale), agli alberghi a 3 e più stelle (veramente pochi). Nelle cabinas, chiedete di vedere la camera ed accertatevi di avere l’acqua calda, il bagno privato e magari anche aria condizionata (utile per via dell'umidità); sono optionals non sempre presenti.
Dove mangiare: partendo dal basso ci sono le caratteristiche sodas (bar con servizio di cucina) che offrono gustosi piatti a prezzo economico, poi pizzerie (gestiti da locali o da italiani) e ristoranti di varie fasce di prezzo. Tenete presente che tutti mostrano prezzi ai quali sarà da applicare una maggiorazione del 23% per tasse e servizio (10 + 13 o viceversa, non ricordo).
L’acqua calda: nelle docce viene prodotta all’istante con un sistema strano ma efficace. Una resistenza elettrica ve la scalda al momento (non c’è il vascone raccoglitore da 50 litri come in Italia, è una sorta di “rapido”), ma fate attenzione a farla uscire piano perché aumentando la portata, diminuisce la capacità di riscaldamento.
I servizi igienici: ehm…. argomento un po’ delicato. Perdete le abitudini italiane perché qui funziona così: a) non c’è il bidet, b) quando vi capita di usare il water (sì insomma… avete capito eh?) sappiate che la carta igienica non si getta nella tazza ma in un cestino che troverete lì a fianco. Il motivo? Non c’è sufficiente pressione idraulica per poter scaricare questo e….. quello!! Essendo il rischio di intasatura altissimo, pensate all’imbarazzo (oltre che alle conseguenze)!
Sulla strada: vi ho già detto delle precarie condizioni della rete viaria, però fate attenzione anche alle pattuglie di polizia. Sono numerose, controllano la velocità e se avete le cinture di sicurezza: la loro presenza vi viene segnalata dagli altri automobilisti mediante lampeggio dei fari (tutto il mondo è paese!). I limiti di velocità sono sempre segnalati (di solito 60km/h, spesso 40 km/h. raramente arrivano a 80 km/h.). I costaricani al volante sono spericolati e vanno forte: attenzione in particolare ai veicoli in sorpasso che provengono dalla direzione opposta alla vostra ma anche a quelli che vi arrivano da dietro: spesso azzardano e vi tagliano davanti come se niente fosse.
Indicazioni stradali: fate attenzione, al di fuori delle principali arterie sono scarse, quando non assenti, a volte poco intelligibili (mi è capitato di vederne scritte a mano sulla pietra).
Mezzi di trasporto: Il sistema di trasporto pubblico, ancorché organizzato su vecchi bus americani, è capillare e molto economico; in questa pagina della Monteverdeinfo.com potrete vedere alcuni esempi di tempi e costi (entrambi orientativi) di trasporto. Per le tratte lunghe è consigliato l’acquisto in anticipo del biglietto. Se invece vi capitasse di prendere un taxi, cercate esclusivamente quelli ufficiali, facilmente riconoscibili perché le auto sono rosse; quindi attenzione quando arrivate dall’Italia: all’uscita dall’aeroporto andate dritti dritti al box (dei taxi ufficiali, i taxi aeropuerto) di fronte all’uscita diversamente sarete assaliti da tassisti abusivi. Garanzia di prezzo e serietà.
Sistema viario cittadino: spesso le città non hanno l’indicazione della via che è genericamente nominata come Calle (e può anche darsi che non ci sia) o Avenida e numerata progressivamente 1,2,3 etc… Molto spesso, quasi sempre, sono a senso unico: quindi sbagliar strada equivale a fare un giro complesso. Poi vi potrà capitare di visitare paesi dove non esistono nemmeno queste indicazioni: in questi casi i riferimenti sono dati da luoghi di interesse conosciuti (es. a 50 metri dalla chiesa principale e 100 metri a sinistra del tal albergo, etc.). Sappiatevi regolare…..
Organizzazione della giornata: In Costa Rica il sole si alza presto e alle 18 è già buio; normalmente i parchi chiudono alle 16, i tempi di trasferimento sono lunghi. Quindi se volete essere efficienti considerate di dovervi alzare per le 7 al più tardi .
Visite a parchi/riserve etc.: se avete figli studenti di almeno 12 anni di età, fate la ISIC Student Card del CTS. Dura un anno, costa 28 Euro e la ammortizzate velocemente in quanto quasi ovunque viene praticato un consistente sconto (mediamente 50%) ai possessori.
La nozione del tempo: in Costa Rica è un optional. Quindi abituatevi a non vedere rispettati gli orari degli appuntamenti perché, tanto, a prendersela non serve: in proposito, ve ne racconto una bella in una pagina della sezione “descrizione dei luoghi”. Adottate la filosofia cinese: “Se c’è rimedio perché ti arrabbi? Se non c’è rimedio che ti arrabbi a fare?”
Per il ritorno: tenete presente che per uscire dal Costa Rica occorre pagare (2004) una tassa da 26$Usa a testa. Lo farete all’aeroporto, appena entrati sulla sinistra, prima di ogni altra operazione di imbarco. Accettano anche carte di credito.
L’orario: Ci sono otto ore di differenza, quando da noi è in vigore l’ora legale, quindi se là è mezzogiorno, in Italia sono le 20. Il jet lag è assicurato.
Quando andare: Questo dipende da cosa cercate e cosa volete vedere. Nel Guanacaste, nord pacifico, da dicembre ad aprile c’è la stagione veramente secca (spiagge e parchi affollati, difficoltà a trovare sistemazioni ma forse è più facile vedere animali perché si spingono alla ricerca di acqua) e sicuramente c’è meno verde: vuol dire non vedere acqua anche per 3 mesi o più. Se fate la zona caraibica o pacifico sud (l’area più piovosa del Costa Rica), è meglio nel nostro inverno. (avrete acqua, ma non come gli altri periodi). Noi, abbiamo avuto solo 2 giornate rovinate da acquazzoni diurni (quelli serali, verso le 16-17 sono la normalità) su un soggiorno di 20. La foresta tropicale ha comunque un suo fascino anche sotto l’acqua e in bassa stagione ci sono pochi turisti, gli animali sono meno spaventati ed escono di più. Dipende da cosa cercate e volete, come dicevo.
Il clima: Per quanto riguarda il periodo migliore per andare in Costa Rica, pur rimanendo il periodo dicembre-aprile quello più secco, si può dire che in Costa Rica ci sono 6 zone climatiche diverse con percentuali di umidità e di intensità di piogge diverse. Le temperature, se si eccettua la zona interna montuosa leggermente più fresca, pur essendo diverse da zona a zona non scendono mai sotto i 20-25°. Quindi andare al Tortuguero non è come andare nel Guanacaste o nel Monteverde, etc...: è meglio che analizziate gli ampi dettagli nella pagina meteo del sito Costarica.com nel capitolo "Regional Weather Summaries".
La lingua: l’italiano non è conosciuto ma….”es parecido”, cioè somigliante (allo spagnolo). Indispensabile in ogni caso la conoscenza della lingua spagnola o, almeno, dell’inglese (parlato frequentemente nei luoghi di turismo in generale).
Cosa portare: Che abbigliamento portare in Costa Rica? Dipende da che stagione è quando andate e in quale regione vi trovate. Comunque in generale è bene avere con sé: a) ombrello, b) poncho, c) scarpe da trekking impermeabili (indispensabili quasi sempre), d) borraccia per l’acqua, e) antizanzare forte, f) crema solare (i raggi solari penetrano anche nella foresta tropicale e con il sudore ci si scotta che è una meraviglia), g) tante magliette di ricambio (l’umidità è alta e si suda parecchio), h) magliette a maniche lunghe (per via delle zanzare etc.), i) calzoni lunghi (stesso motivo) oppure i pratici pantaloni tecnici da trekking come ho fatto io (hanno incernierature che consentono diverse lunghezze per pantalone). Capi pesanti? Dipende da quanto siete freddolosi, comunque alla sera all’Arenal una felpa vi è senz’altro utile. Altrove è superflua. Vedete anche la sezione “informazioni generali” per altri commenti climatici.
Come arrivare: ovviamente in aereo (a meno che scegliate una più economica nave bananiera!) ed il volo dura circa 13 ore (oltre agli scali). Numerose le compagnie che hanno collegamenti con il Costa Rica, malauguratamente nessuna ha un volo diretto. Sembra peraltro che la Lauda Air attorno a metà dicembre 2004 istituisca tale linea diretta Milano - San Josè. Se invece il vostro interesse è solo per la zona nord del Paese, cercate una linea aerea che arrivi a Liberia, c’è un aeroporto internazionale molto recente ed in fase di sviluppo.
All’arrivo: non sceglietevi un albergo a San Josè, è una città caotica, inquinata e offre pochi spunti di interesse. Il punto d’appoggio iniziale sceglietelo ad Alajuela (sono 2 km dall’aeroporto internazionale) o nei dintorni. Noi abbiamo scelto, come base per l’arrivo e per la sera prima della partenza, l’hotel Pacandè ad Alajuela, 5 minuti dall’aeroporto, gestione molto famigliare e disponibile, camere pulite ed ordinate, prezzo di 50 $Usa la notte per una quadrupla b&b con transfer da/per l’aeroporto pagato da loro (se usate i taxi aeropuerto, vedere oltre).
Il passaporto: certo che serve! Deve essere valido per i 6 mesi successivi è dà diritto ad un permesso di soggiorno per 90 giorni.
Aspetti sanitari: da tante parti si legge di bere solo acqua in bottiglia, attenetevi, anche se io non ho riscontrato controindicazioni facendo diversamente (e di ghiaccio e/o acqua in caraffa ne abbiamo consumata parecchio); per il resto ovviamente lavate con cura verdura e frutta. Circa le profilassi: c’è chi consiglia l’antimalarica, noi - come tanti altri che abbiamo sentito - non l’abbiamo fatta. Forse è utile se prevedete soggiorni lunghi in luoghi paludosi, ma con un po’ di accortezza e tanto Autan estreme non dovreste aver sorprese.
Comunicazioni telefoniche: la Tim (montagne permettendo) assicura la copertura e il cellulare funziona regolarmente; Vodafone (all’estate 2004) non dava copertura. Peraltro in Costa Rica è presente una fitta rete di telefoni pubblici lungo le strade (anche in posti isolati) che potrete utilizzare per le vostre chiamate in Italia (utilizzate le apposite tessere in vendita).
Per le vostre spese: la moneta ufficiale è il colon, tuttavia circola abitualmente il $Usa che vale circa 440 colones (luglio 2004): fate scorta del biglietto verde in Italia ma in tagli piccoli (max 50, i 100$Usa raramente sono accettati) tenendo presente che il resto vi verrà dato in colones. Attenzione però, perché una volta tornati in Italia non ve li cambia nessuna banca. Carte di credito accettate quasi ovunque (leggete oltre) ed è anche abbastanza diffusa la presenza di sportelli automatici dai quali prelevare contante (identificabili dall’insegna Credomatic oppure OATH che sta per A Toda Hora con un cerchio davanti). Accettati anche i travellers’ cheques. In $Usa.
Noleggio auto: la nostra patente andrebbe bene, comunque la patente internazionale è bene averla (traduzione multilingue). Quando vi consegnano l’auto, controllate bene insieme a loro graffi e ammaccature: vi faranno firmare un foglio sullo stato dell’auto e tutto quello che non è stato rilevato potrebbe essere oggetto di danno a voi imputabile e da risarcire. Come vi ho già detto altrove, controllate di avere il cric ed il necessario per cambiare la ruota di scorta, nonché le condizioni delle gomme stesse. Indispensabile avere una carta di credito – con massimale di spesa adeguato, almeno 3.000 Euro per sicurezza - se si vuole evitare il deposito cauzionale iniziale in contanti (può arrivare anche a 1.500 $Usa).
Le prenotazioni alberghiere: se viaggiate al di fuori del periodo dicembre-aprile o per Pasqua, sono inutili. Troverete sempre posto ovunque.
Quando siete in giro: a) se potete evitate di pagare con la carta di credito. Pur essendo largamente accettata dal negoziante, ristorante etc. vi verrà applicata una commissione del 7%. Balzello, peraltro, che non viene applicato dai distributori di benzina (non so perché) e da alcuni ristoranti (in genere quelli meno economici!); nel dubbio chiedete prima, b) evitate di lasciare l’automezzo incustodito se avete bagagli o oggetti in bella vista, c) sulle spiagge, non abbandonate le vostre cose per andarvene a spasso. I ladruncoli ci sono, non si vedono ma vi tengono d’occhio e un turista si individua facilmente.
Dove dormire: numerose le opportunità. Dalle diffusissime cabinas (b&b economici, quasi sempre puliti ed accoglienti) dove spenderete circa 10-15$Usa a testa per notte (esclusa l’alta stagione, più cara del 20-30%, che va da dicembre ad aprile e al periodo pasquale), agli alberghi a 3 e più stelle (veramente pochi). Nelle cabinas, chiedete di vedere la camera ed accertatevi di avere l’acqua calda, il bagno privato e magari anche aria condizionata (utile per via dell'umidità); sono optionals non sempre presenti.
Dove mangiare: partendo dal basso ci sono le caratteristiche sodas (bar con servizio di cucina) che offrono gustosi piatti a prezzo economico, poi pizzerie (gestiti da locali o da italiani) e ristoranti di varie fasce di prezzo. Tenete presente che tutti mostrano prezzi ai quali sarà da applicare una maggiorazione del 23% per tasse e servizio (10 + 13 o viceversa, non ricordo).
L’acqua calda: nelle docce viene prodotta all’istante con un sistema strano ma efficace. Una resistenza elettrica ve la scalda al momento (non c’è il vascone raccoglitore da 50 litri come in Italia, è una sorta di “rapido”), ma fate attenzione a farla uscire piano perché aumentando la portata, diminuisce la capacità di riscaldamento.
I servizi igienici: ehm…. argomento un po’ delicato. Perdete le abitudini italiane perché qui funziona così: a) non c’è il bidet, b) quando vi capita di usare il water (sì insomma… avete capito eh?) sappiate che la carta igienica non si getta nella tazza ma in un cestino che troverete lì a fianco. Il motivo? Non c’è sufficiente pressione idraulica per poter scaricare questo e….. quello!! Essendo il rischio di intasatura altissimo, pensate all’imbarazzo (oltre che alle conseguenze)!
Sulla strada: vi ho già detto delle precarie condizioni della rete viaria, però fate attenzione anche alle pattuglie di polizia. Sono numerose, controllano la velocità e se avete le cinture di sicurezza: la loro presenza vi viene segnalata dagli altri automobilisti mediante lampeggio dei fari (tutto il mondo è paese!). I limiti di velocità sono sempre segnalati (di solito 60km/h, spesso 40 km/h. raramente arrivano a 80 km/h.). I costaricani al volante sono spericolati e vanno forte: attenzione in particolare ai veicoli in sorpasso che provengono dalla direzione opposta alla vostra ma anche a quelli che vi arrivano da dietro: spesso azzardano e vi tagliano davanti come se niente fosse.
Indicazioni stradali: fate attenzione, al di fuori delle principali arterie sono scarse, quando non assenti, a volte poco intelligibili (mi è capitato di vederne scritte a mano sulla pietra).
Mezzi di trasporto: Il sistema di trasporto pubblico, ancorché organizzato su vecchi bus americani, è capillare e molto economico; in questa pagina della Monteverdeinfo.com potrete vedere alcuni esempi di tempi e costi (entrambi orientativi) di trasporto. Per le tratte lunghe è consigliato l’acquisto in anticipo del biglietto. Se invece vi capitasse di prendere un taxi, cercate esclusivamente quelli ufficiali, facilmente riconoscibili perché le auto sono rosse; quindi attenzione quando arrivate dall’Italia: all’uscita dall’aeroporto andate dritti dritti al box (dei taxi ufficiali, i taxi aeropuerto) di fronte all’uscita diversamente sarete assaliti da tassisti abusivi. Garanzia di prezzo e serietà.
Sistema viario cittadino: spesso le città non hanno l’indicazione della via che è genericamente nominata come Calle (e può anche darsi che non ci sia) o Avenida e numerata progressivamente 1,2,3 etc… Molto spesso, quasi sempre, sono a senso unico: quindi sbagliar strada equivale a fare un giro complesso. Poi vi potrà capitare di visitare paesi dove non esistono nemmeno queste indicazioni: in questi casi i riferimenti sono dati da luoghi di interesse conosciuti (es. a 50 metri dalla chiesa principale e 100 metri a sinistra del tal albergo, etc.). Sappiatevi regolare…..
Organizzazione della giornata: In Costa Rica il sole si alza presto e alle 18 è già buio; normalmente i parchi chiudono alle 16, i tempi di trasferimento sono lunghi. Quindi se volete essere efficienti considerate di dovervi alzare per le 7 al più tardi .
Visite a parchi/riserve etc.: se avete figli studenti di almeno 12 anni di età, fate la ISIC Student Card del CTS. Dura un anno, costa 28 Euro e la ammortizzate velocemente in quanto quasi ovunque viene praticato un consistente sconto (mediamente 50%) ai possessori.
La nozione del tempo: in Costa Rica è un optional. Quindi abituatevi a non vedere rispettati gli orari degli appuntamenti perché, tanto, a prendersela non serve: in proposito, ve ne racconto una bella in una pagina della sezione “descrizione dei luoghi”. Adottate la filosofia cinese: “Se c’è rimedio perché ti arrabbi? Se non c’è rimedio che ti arrabbi a fare?”
Per il ritorno: tenete presente che per uscire dal Costa Rica occorre pagare (2004) una tassa da 26$Usa a testa. Lo farete all’aeroporto, appena entrati sulla sinistra, prima di ogni altra operazione di imbarco. Accettano anche carte di credito.